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la storia e le origini della figura del
Tecnico della Prevenzione (ex Vigile Sanitario) .



DOCUMENTARIO SULLA STORIA DEL TECNICO DELLA PREVENZIONE .




FILM DOCUMENTARIO COMPLETO SULLA STORIA DEI TECNICI DELLA PREVENZIONE PER I 50 ANNI DI VITA ASSOCIATIVA

L'U.N.P.I.S.I (Unione Nazionale Personale Ispettivo Sanitario d'Italia) nasce ad Aosta il 10 dicembre 1964 come U.N.VI.S.I. (Unione Nazionale Vigili Sanitari d'Italia), il 18 dicembre a Lecce si è celebrato i 50° anni di vita associativa.
Il documentario film è un viaggio nella storia dell'associazione e della professione del Tecnico della Prevenzione dalle sue origini (Vigili Sanitari comunali e provinciali, guardia di sanità) fino ad oggi attraverso documenti e testimonianze.
Il film, interamente autoprodotto e finanziato grazie all'aiuto e al contributo dei colleghi.

Si ringrazia: l'Università di Parma, l'Azienda USL di Parma e il Comando di Polizia Municipale di Milano per la collaborazione al lungometraggio.


Bibliografia consultata:

G.Rossi Un secolo di vigilanza sugli alimenti Dal Vigile Sanitario al Tecnico della Prevenzione II Ediz. Photocity 2013

Riviste Vigilanza Igienico Sanitario organo ufficiale UNVISI -- UNPISI

G.Lizza G.Rossi Ricordi in Poesia Ediz. 2011 Boopen

Musiche: Audionautix.com composte da Jason Shaw

Regia e montaggio: G. Rossi
 
EVOLUZIONE DELLA FIGURA SANITARIA
DEL TECNICO DELLA PREVENZIONE

La riforma delle professioni sanitarie, il nuovo assetto organizzativo del Sistema Sanitario Nazionale, lo sviluppo delle problematiche e i rischi
legati agli alimenti e bevande hanno determinato, una trasformazione della professionità dell'Operatore di Vigilanza ed Ispezione
(ex Vigile Sanitario, ex Ispettore d'Igiene ).

Il Decreto 58/1997 ha aperto la strada all'emancipazione di questa professione attraverso tutto un susseguirsi di altre normative:

Consulta la normativa sulla figura del TdP:

 
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(Foto: tratta dalla rivista Vigilanza Igienico Sanitaria
U.N.P.I.S.I -
Convegno 1979 sul tema dell'inquinamento )
 
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Decreto Ministeriale 17 gennaio 1997 n. 58 sulla figura e
relativo profilo professionale del


“TECNICO DELLA PREVENZIONE
NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO”
.
 
`I
sono presenti su tutto il territorio nazionale nei vari servizi
AUSL (SIAN, SIP, Medicina del Lavoro, Servizi Veterinari) e
nelle Agenzie ARPA Regionali per la protezione dell'ambiente.

Rivestono per il loro delicato ruolo la qualifica di
Ufficiale di Polizia Giudiziaria
vigilano e controllano: gli ambienti di vita e di lavoro,
la rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle
attività ad esse connesse; la qualità degli alimenti e bevande
destinati all’alimentazione, dalla produzione al consumo;
l’igiene e la sanità veterinaria; i prodotti cosmetici.


Il Tecnico della Prevenzione
risulta ancor oggi una professione poco conosciuta a differenza di altre
professioni sanitarie come quella dei Veterinari o dei Medici o di altri
organismi di controllo come i Carabinieri del NAS , Corpo Forestale,
Guardia di Finanza, Polizia Municipale ecc.



Le ragioni sono da ricercare nell'evoluzione storica della sua figura professionale.


Questa figura sanitaria non nasce nel 1997 con il DM 58/97, ma ha profonde radici nella storia della sanità della nostra nazione...


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Nasce la figura del
VIGILE SANITARIO COMUNALE


Nelle istruzioni ministeriali annesse al Regolamento
del 6 luglio 1890 n. 7042 agli artt. 2 e 5 per i laboratori comunali venne istituita la figura del
“ VIGILE SANITARIO COMUNALE" ,
con il compito di coadiuvare “l’Ufficiale Sanitario" dei Comuni.

I compiti dei Vigili Sanitari era di vigilare:

  • Sulle condizioni igieniche del suolo e dell'abitato;
  • Sulle condizioni delle industrie agricole, delle manifetture e
    fabbriche che potevano inquinare l'aria e l'acqua dell'ambiente abitato;
  • Allo stato igienico delle case;
  • Edifici pubblici e collettivi;
  • Nelle fabbriche, nei depositi, negli spacci e sui mercati dove preparano vendono derrate alimentari;
  • Sulle bevande, sugli alimenti e sugli oggetti di uso personale e domestico.


I compiti del Vigile Sanitario Comunale

I vigili sanitari comunali svolgevano le ispezioni per
la vigilanza igienico-sanitaria loro ordinate
dall'Ufficiale Sanitario o dal medico di sezione,
redigevano i verbali di contravvenzione, procedevano
ai sequestri di sostanze alimentari, prelevavano i campioni
per recarli al laboratorio di analisi, vigilavano
sull'applicazione dei regolamenti d'igiene e delle
leggi d'igiene e sanità, controllavano l'igiene
del suolo e dell'abitato, cooperavano alla profilassi
diretta ed indiretta delle malattie trasmissibili,
alla lotta contro le mosche eseguendo quanto altro
venisse ordinato in materia di igiene e sanità
dall'ufficio sanitario cui riferivano quotidianamente
sul lavoro svolto.

Il personale aveva una propria divisa e operava
all'interno del corpo dei Vigili Urbani.
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``(foto`
Primi anni del 900)
 
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1° Congresso Nazionale
dei Vigili Sanitari

A Firenze presso il Teatro Tommaso Salvini,
si tenne il 25, 26 ,27 Ottobre 1908 il primo
Congresso nazionale dei vigili sanitari e
personale tecnico addetto alle ispezioni per
la vigilanza sanitaria .
Del congresso vennero stampati anche degli atti congressuali.

E' il primo documento probante le origini storiche associative
di riunire in ambito nazionale questa figura nel lontano 1908.

( Foto: collezione privata Rossi G. -Invito per
la partecipazione al Congresso © Copyright )
 
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(Foto: collezione privata Rossi G. Decalogo per
la lotta contro la malaria Ministero dell'Interno
della Sanità Pubblica fine anni 30 © Copyright)


 
`````SCUOLA````
COMUNE DI TORINO
 
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Nasce la figura del
Vigile Sanitario Provinciale


Nel 1923, con R.D. 2889 e nel 1927 con R.D. n.155 (artt.18 e 27)
con il passaggio dei Laboratori Municipali alle Provincie
veniva abrogato il citato R.D. e veniva
istituita la figura
dei “Vigili Sanitari Provinciali” , figura mantenuta con l'entrata in vigore
del T.U. delle LL.SS. (art.91) con compiti più ampi del
Vigile Sanitario Comunale. Ai "Vigili Sanitari Comunali” che
dipendevano dall'Ufficiale sanitario Comunale ,
si aggiunsero quindi i “Vigili Sanitari Provinciali”
i quali erano invece alle dipendenze del Medico e
del Veterinario Provinciale.

Il R.D 27 Luglio 1934 , n. 1265
(vedi foto: --Estratto dal Testo Unico delle Leggi Sanitarie)
all'art. 91 prevede che i Vigili sanitari provinciali
vengono assunti per concorso pubblico bandito dalla
Amministrazioni Provinciali, la nomina veniva successivamente
approvata dal Prefetto, essi potevano entrare in Servizio solo
dopo aver prestato giuramento davanti alla magistratura.

LEGGI L'ART. 91 del R.D 27 Luglio 1934 , n. 1265 -fonte Comune di Parma

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La Polizia Sanitaria

I Vigili Sanitari erano costituiti da un
proprio corpo; erano agenti scelti,
che avevano meritato speciali distinzioni e davano garanzia di
operasità, disciplina e delicatezza nel compiere il loro mandato.

Tuttavia ,prima di essere destinati agli
UFFICI SANITARI
gli aspiranti dovevano sempre sostenere un esame davanti
ad una Commissione, composta dall'Ufficiale Sanitario,
dei capi dei Laboratori e da un veterinario.


> SCARICA IL REGOLAMENTO SPECIALE DEL CORPO DEI VV.UU.
E DEI VIGILI SANITARI (1972) COMUNE DI LECCE


(foto: Targa ufficio dei vigili sanitari -Anno 1950-)
 
``1948-1955``
Le origini associative


Nasce nel 1947
l’Associazione Nazionale
Vigili Sanitari Provinciali


Dopo la seconda guerra mondiale i Vigili Sanitari Provinciali, si
organizzarono in una prima associazione.

A Milano il 20 Settembre 1947 viene indetto il
1° Congresso Nazionale dei Vigili Sanitari Provinciali
nasce l’Associazione Nazionale Vigili Sanitari Provinciali
con sede a Milano presso la Deputazione Provinciale,
ed il loro Comitato Direttivo comprende i rappresentanti
delle Provincie di: Bergamo, Como, Firenze,
Genova, Milano,Napoli, Palermo.
Il presidente fu eletto il Vigile Sanitario
Geometra Mario Meroni.

(foto: articolo pubblicato
da Mario Meroni sul periodico
“Conquiste del lavoro” 26 Febbraio 1955)


Nel 1948 Mario Meroni scrive all’Onorevole Mario Cotellese
dell’Alto Commissario per l’Igiene e la Sanità Pubblica un memoriale
con le aspirazioni della categoria in previsione della modifica
dell’art. 91 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie ,in particolare:
1) Cambio della qualifica da Vigile Sanitario Provinciale
a Ispettore Sanitario Annonario Provinciale;
2) Abolizione della divisa;
3) Unificazione della tessera di riconoscimento su tutto il territorio nazionale.


Il 4 Aprile 1954 si costituisce
Il SINDACATO NAZIONALE DEI VIGILI SANITARI

aderente alla C.I.S.L.

Nasce il periodico “Il Vigile Sanitario”
diretto da Giovanni Pepi.

A Roma nel 1955 si tenne il primo Congresso Nazionale di tutti i
Vigili Sanitari che rivendicava il ruolo e la sua autonomia
L’assemblea non ascoltò la proposta del Mario Meroni quella di
creare una sola associazione che univa tutti i
Vigili Sanitari d’Italia (Vigili Sanitari Comunali e Provinciali).

Fu eletto come segretario generale Enrico Brancato Vigile Sanitario ,
ma ben presto dopo varie vicessitudini il sindacato venne prima
commissariato e poi sciolto (1955 - 1963).

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GLI ANNI D'ORO dei VIGILI SANITARI





 
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Durante il quadriennio 1959 - 1963 risultano esaminati dai
Laboratori Provinciali di Igiene e Profilassi ben 2 MILIONI
di campioni di sostanze alimentari, in grande maggioranza
prelevati dai Vigili Sanitari Provinciali.

La media annua si aggira su 424.000 campioni ,
di cui 11% con giudizi sfavorevoli.

I dati dimostra il notevole lavoro e impegno dei Vigili Sanitari nel contrastare le frodi alimentari negli anni 60.






(foto: vigili sanitari provinciali intenti al prelievo di latte )
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`1963`
"L'Unione Nazionale Vigili Sanitari D'Italia

Dopo varie vicessitudini e fallimenti per la creazione di un proprio
sindacato (vedi origine associative dei Vigili Sanitari).

I Vigili Sanitari, si organizzarono in una propria associazione,
nasce ad Aosta nel Maggio del 1963.


Nasce
"L'Unione Nazionale Vigili Sanitari D'Italia
U.N.V.I.S.I."


L'associazione raccoglie le tre principali categorie
dei Vigili Sanitari d'Italia: Provinciali , Comunali e Consorziali.

L'associazione nasce su iniziativa dei colleghi:

Lionello Rizzatti e di Rudda Osvaldo e
Leo Malagò e Mario Meroni.


Nasce nello stesso anno anche il Periodico
“La Vigilanza Igienico Sanitaria”
diretto
dal Lionello Rizzatti(Presidente U.N.V.I.S.I.)


( Più avanti nel 1972 al VII Convegno Nazionale, sancì il cambiamento del
nome e dello statuto dell’Associazione da UNVISI a un UNPISI. )


Al III Convegno Nazionale organizzato a Napoli nel 1964.
L’Ispettore Generale Professor Michele Muzzetto , presente in rappresentanza del
Ministro della Sanità, pronuncia le seguenti parole alla platea dei Vigili Sanitari:

" Voi siete gli strumenti più sensibili e delicati,
gli strumenti più indispensabili in quella grande fucina che è
l’ordinamento sanitario del nostro Paese; siete gli attori principali,
gli esecutori pratici dell’igiene pubblica, siete i nostri più validi,
più sicuri, più utili collaboratori.
Ed è per questo che noi abbiamo il sacro dovere di sostenervi, ed è proprio
per questo che ha il sacro dovere di sostenervi anche l’amministrazione della
Sanità, lo Stato…”.




(Rivista Vigilanza Igienico Sanitaria 1965 75° Anniversario dell'istituzione della figura del Vigile Sanitario 1890 - 1965 )

Leggi l'intervista del Giornale Libertà Piacenza:
“Rizzatti Lionello: il garante dei nostri cibi”



Sempre nel 1963 viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 98 del 11 Aprile 1963 La Legge 26 Febbraio 1963, n. 441:
" Modifiche ed integrazioni alla Legge 30 Aprile 1962, n 283"


All'art. 17 vengono istituiti gli "Ispettori Sanitari" presso la Direzione generale del Ministero della Sanità con funzioni di vigilanza e ispezione.

Tali funzioni di "Ispettore Sanitario" possono essere conferiti ad altri ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria (Carabinieri NAS).


E' un primo sintomo, invece di potenziare questo corpo di vigilanza,
se ne creano di altri, vedremo meglio cosa accadrà più avanti dopo la prima Riforma Sanitaria nel 1978.



I Vigili Sanitari capiscono che questa nuova figura è un pericolo per
la loro figura professionale e grazie all'intervento
dell'Onorevole ABATE Cosimo


(Foto: On Abate Cosimo IV Legislazione fonte Camera dei deputati)
Viene fatta un' interrogazione Parlamentare al Ministro della Sanità Jervolino
"Situazione giuridica e rapporto di impiego dei vigili sanitari provinciali ".

La risposta del Ministro Jervolino è che tale provvedimento serve a
sgravare dal pesante compito della vigilanza e controllo dei
Vigili Sanitari Provinciali.

Leggi l'interrogazione a pagina 43 del documento (-fonte Camera dei deputati )
 
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Conferimento della
Medaglia d'Oro
all'U.N.V.I.S.I
 
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il Presidente della Repubblica Saragat,
alla presenza dell'On.le Luigi Mariotti Ministro della Sanità
,consegna a Lionello Rizzatti Presidente

dell''Unione Nazionale Vigili Sanitari d'Italia

la Medaglia d'Oro al Merito della Sanità Pubblica.

per l'attività che la stessa ha svolto, nel campo della
Prevenzione delle frodi e sofisticazioni alimentari, degli
inquinamenti ambientali, incovenienti igienico sanitari e
dell'abusivismo delle arti ausiliarie.

(Altri Dirigenti UNVISI presenti alla consegna della medaglia d'oro:
Gennaro Ippolito di Napoli, Mario Felisatti di Ferrara,
Alberto Caccia di Salerno, Salvatore Ferrara di Messina,
Giorgio Ponsetti di Aosta, Edoardo Napolitani di Napoli,
Mario Rolla di Firenze e Osvaldo Rudda, Gustavo Troisi,
Lionello Rizzatti.)


( Foto: tratto dalla rivista U.N.V.I.S.I. del 1965
"Vigilanza Igienico Sanitaria". Udienza dei dirigenti (UNVSI).
il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, alla presenza
dell'On. le Luigi Mariotti Ministero della Sanità consegna a
Lionello Rizzatti Presidente
dell'U.N.V.I.S.I. ,la Medaglia d'Oro al merito della Sanità Pubblica)




Il Presidente della Repubblica Saragat ed il
Ministro della Sanità Mariotti
dichiarano all'atto
della consegna della Medaglia d'Oro ai Dirigenti U.N.V.S.I. :

" Sono pienamente consapevole dell'importanza che il problema della Vigilanza Sanitaria riveste in un Paese moderno...
E' la stessa Costituzione che stabilisce questo principio."La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività".
L'opera dei Vigili sanitari, perciò, è altamente benemerita e io sono lieto di darne atto a voi che rappresentate questa categoria... .
Auspico altresì che il vostro lavoro anche in avvenire si ispiri alla consapevolezza di questi superiori interessi, e in questo auspicio vi ricambio il mio saluto e il mio augurio più cordiale."


Il 22 Giugno 1966 con circolare n.94 il Ministro della Sanità

individua il > 6 Luglio <
l'anniversario della costituzione del
ruolo dei Vigili Sanitari.


L'associazione UNVISI sente l'esigenza di modificare
l'ordinamento della carriera dei Vigili Sanitari
viene quindi proposta alla
Camera dei Deputati una proposta di legge il 12 Luglio 1968.

> Leggi il testo proposto nel 1968

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("Foto tratta dal periodico La Vigilanza Igienico
- Sanitaria Annonaria - Agraria anno 1965"

Consegna della Medaglia d'Oro
"Al merito della Sanità Pubblica"
)


 
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I Vigili Sanitari
in prima linea
nelle
emergenze sanitarie


In questi anni i Vigili Sanitari
che operano negli Uffici
del Medico Provinciale
sono impegnati in diverse
emergenze sanitarie.

Questi operatori malgrado lavorino senza attrezzature idonee e
con turni massacranti apportarono la loro opera al servizio della
collettività del nostro Paese .

(Foto: l'epidemia di colera a Napoli 1973)

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Il gesto eroico




Il 19 giugno 1970 negli uffici del Comune di Liveri di Nola è la strage.
Un pregiudicato Pandico (che più tardi sarà anche ricordato
come uno dei calunniatore del povero Enzo Tortora ), innervosito
dalla lentezza di un impiegato nel rilasciagli un duplicato dell’atto
di nascita, è preda ad un raptus paranoico estrae una pistola e
incomincia a sparare all'impazzata. Interviene il
-Vigile Sanitario Guido Adrianopoli che tenta di disarmarlo,
ma per questo gesto eroico viene ucciso.

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Nasce l'U.N.P.I.S.I.

Al V° Congresso U.N.V.I.S.I. tenutosi a Viareggio il 5 e 8 Ottobre 1972
si decide di cambiare denominazione dell'assosiazione togliendo il termine
Vigile Sanitario con Personale Ispettivo Sanitario.

A Roma il 17 novembre 1973 la giunta esecutiva eletta
al congresso di Viareggio decide il cambio della
denominazione dell'associazione da U.N.V.I.S.I. a U.N.P.I.S.I.
(Unione Nazionale Personale Ispettivo Sanitario d'Italia).

Al VI° Congresso tenutosi a Scalea il 22 e 26 Ottobre 1978
viene ufficialmente costituita l'U.N.P.I.S.I. .

Questo provoca uno strappo all'interno della STESSA
categoria provocando la nascita di altre associazione:

(1978) Unione Nazionale dei Vigili Sanitari del Piemonte
(1979) Associazione Nazionale Operatori Sanitari e delle Guardie di Sanità
(1980) Associazione degli Ispettori d'Igiene del Comune di Roma


Questo genere confusione, in un momento storico cruciale
la prima riforma sanitaria e la nascita del Servizio Sanitario d'Italia.
 
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LA PRIMA GRANDE
RIFORMA
SANITARIA IN ITALIA

 
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Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo
e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.


Il modello è molto simile a quello già istituito in Gran Bretagna
ben vent’anni prima.
Essa si basa sull’istituzione di un Servizio Sanitario Nazionale,
avente tre caratteristiche essenziali:

· essere un sistema universale, che riguarda la totalità della popolazione;
· essere un sistema unificato;
· essere un sistema uniforme, garantendo le stesse prestazioni a tutti gli interessati.


Il Servizio Sanitario Nazionale, la cui attuazione spetta ai vari livelli
>STATO
>REGIONI
>UNITA' SANITARIE LOCALI

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Il trasferimento
dei Vigili Sanitari nelle USL



Con l'istituzione nel 1978 della legge n. 833 del
“Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.)"
il personale
appartenente sia ai Vigili Sanitari Comunali che Provinciali
vennero trasferiti (1980) nelle
“Unità Sanitarie Locali"
nelle cui
strutture continuarono a svolgere le loro funzioni di
vigilanza igienico-sanitaria.

La Legge 833/78 di riforma del SSN affida alle ASL l'esercizio dirette
delle funzioni di prevenzione, di controllo e di vigilanza dell'intero
settore alimentare, ambientale e nelcapo dellasicurezza negliambienti da lavoro.
Nel campo alimentare tale attività comprende anche tutte le altre
attività finalizzate all'accertamento della qualità igienico-sanitaria
e alla verifica dell'idoneità dei locali, impianti, attrezzature e del personale sia in fase antecedente
all'inizio delle attività lavorative
(Autorizzazioni Sanitarie) sia durante lo svolgimento.

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Involuzione del Vigile Sanitario


Il trasferimento del personale ispettivo nelle U.S.L.
dopo la prima grande riforma sanitaria nel 1978 e
il conseguente smantellamento degli Uffici del
Medico Provinciale, crea numerosi problemi.
Le difficoltà furono sostanzialmente di duplice
natura: i diversi livelli retributivi del personale ispettivo
provenienti dalla provincia (Vigile Sanitario Provinciale)
e comunale (Vigili Sanitari Comunali degli Uffici
di Igiene dei Comuni )e le loro diverse competenze.


 
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TRA LUCI E OMBRE



Sono numerosi gli interventi effettuati dal
personale di vigilanza che si è distingue in operazioni
delicate a
rilevanza locale e nazionale.


Ma inizia anche un lungo periodo di ombre,
dovute all'inefficienza
causate dalla frammentazione dei servizi ispettivi,
e dalla cattiva organizzazione delle USL.


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processo di trasformazione delle organizzazioni sanitarie pubbliche
(Seconda Riforma Sanitaria)le USL (Unità Sanitarie Locali)
si trasformano in Aziende Sanitarie (aziendalizzazione ,regionalizzazione, Direttore generale, contabilità generale, finanziamento a tariffa, ritenzione utili) attraverso i d.lgs.vi 502/92 e 517/93
la scelta è dettata sia dalla mancanza di controllo della spesa e sia dalla necessità di introdurre criteri di efficienza e di efficacia nella gestione dei servizi sanitari pubblici.
In particolare il Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 "Riordino della disciplina in materia sanitaria", ha predisposto la seconda riforma sanitaria italiana, istituendo le Aziende sanitarie (Aziende USL ) e i Dipartimenti di Prevenzione, cui vengono affidate le prestazioni di igiene e sanità pubblica, prevenzione e sicurezza in ambienti di lavoro, igiene degli alimenti e della nutrizione e veterinarie.

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1994-1999
GLI ANNI DELLA TRASFORMAZIONE


Inizia una nuova fase di emancipazione del personale ispettivo delle USL, un processo di riforma che non si è ancora concluso.
Nell'adunanza Generale del 19 Dicembre 1996 (Gab. n. 192/96 Sez. I n. 2510/96) il


Consiglio di Stato

relaziona in merito all'individuazione della figura e del relativo profilo professionale del Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro ai sensi dell'art. 6 terzo comma del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 si pronuncia ecco alcune parti del documento:

"...La verifica delle esigenze sanitarie del Paese, con riferimento anche ai nuovi modelli dei servizi sanitari ed ai bisogni assistenziali della popolazione, ha fatto emergere la necessità di individuare ulteriori figure professionali, acune delle quali sono riconducibili a figure preesistenti, mentre altre riassumono competeneze e funzioni già svolte da diverse categorie (es. Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro). ...Ulitilità della specifica figura: il Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro è competenteper tutte le attività finalizzate alla prevenzione mediante il controllo dei fattori di rischio presenti nel territorio, negli ambienti di vita sia collettivi che individuali, dell'igiene e sanità veterinaria, del controllo degli alimenti e delle bevande, delle condizioni di sicurezza degli impianti, del controllo dei prodotti cosmetici e dell'etichettatura dei prodotti e quant'altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione, nell'ambito delle proprie competenze.Svolge funzioni di prevenzione agendo sui processi potenzialmente nocivi e sui rischi insiti in ciascuno di essi, tramite la conoscenza dei mezzi idonei ad evitare e/o contenere la comparsa e comunque prevenire le possibili derivazioni di danni e/o disturbi.Attualmente per svolgere i compiti di prevenzione attribuiti dalla normativa nei servizi di igiene pubblica, veterinaria, igiene e sicurezza sul lavoro ei laboratori di sanità pubblica, (si precisa che la denominazione dei servizi cambia da regione a regione), oltre a personale laureato: medico, ingegneri, chimici ecc. , operano gli operatori professionali di vigilanza e ispezionee gli assistenti tecnici.B) La collocazione nel S.S.N. discende dalla figura professionale così come delineata sub . A.Il personale addetto alla "vigilanza e ispezione" attualmente in servizio nell'ambito del SSN, presso le USSL e i Presidi Multizonali di prevenzione è costituito da circa 30.000 unità. Detto personale è dislocato presso le USSL. Parte del citato personale andrà a prestare la propria attività ispettiva presso le costituende Agenzie regionali di Prevenzione Ambientale..."


Finalmente viene pubblicato sulla


Gazzetta Ufficiale del 14 Marzo 1997 il Decreto 17 Gennaio 1997, n. 58
"Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo
profilo professionale del Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro".
(fonte: archivio legislativo Regione Sicilia)



Questa categoria ha un chiaro e specifico profilo professionale che recupera, in un'unica formulazione, la pregressa e disordinata varietà di operatori (Vigili sanitari, Ispettori d'Igiene, Ispettori Ambientali ecc. ).

Più avanti con la Legge 42/1999 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie" viene stabilito che la denominazione di "Professione sanitaria ausiliaria" in "Professione sanitaria".

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1996-Nasce la
professione del Micologo



Nel 1996 viene emanata un anno prima del profilo del Tecnico della Prevenzione quella del Micologo pubblicato sulla

Gazzetta Ufficiale del 15 Gennaio 1997 Decreto 29 Novembre 1996 n. 686 "Regolamento concernente criteri e modalità per il rilascio dell'attestato dei Micologo".(fonte: archivio legislativo Ministero della Salute)

Questa figura ha profonde origini come quella del T.d.P. nella storia della sanità del nostro paese, il binomio Vigile sanitario-Micologo e poi Tecnico della Prevenzione-Micologo sono stati legati durante tutta la loro evoluzione professionale.

Leggi l'articolo sulle origine del Micologo Pubblico e del Vigile Sanitario Micologo .


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Il lavoro delle
associazioni di categoria



Questo percorso di emancipazione e il relativo riconoscimento professionaledi questa categoria è merito del lavoro delle due principali associazioni dei Tecnici della Prevenzione e da brillanti dirigenti dell'epoca:

Dal Dott Pasquale Iodice Segretario Generale poi Presidente dell' U.N.PI.S.I. , l'associazione che prende le sue origine dall'U.N.V.I.S.I .(vedi anni d'oro 1963-1969 dei Vigili Sanitari di cui il fondatore il Cavalier Lionello Rizzatti)

Dal Dott Vincenzo Di Nucci Presidente dell' AITeP l'associazione che prende origine dall'A.I.T.I.A.L . che nasce nel 1990 i precursori del percorso universitario del Tecnico della Prevenzione dei vecchi "Diplomi dei Tecnici di Igiene Ambientale e del Lavoro".

Ovviamente vanno ricordati tutti i componenti dei direttivi di entrambe le associazioni dell'epoca (1994-1999).

Le nuove normative emanate in questi ultimi anni hanno come obiettivo l'autonomia tecnico professionale con un proprio percorso universitario (Laurea in Tecniche della Prevenzione) e la creazione di una sua gerarchia interna (L.251/00) con suoi dirigenti (laurea specialistica) e Coordinatori (Master), quello che è mancato alle origini della storia di questa figura Sanitaria considerata fino al 1999 "Ausiliaria".

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``````Gli``
della globalizzazione



"La rivoluzione
del
controllo ufficiale"
 
``
Gli anni Novanta.
sono conosciuti anche come gli anni dell’Europa, con la firma nel 92
del Trattato di Maastricht che porterà alla moneta unica, alla
nascita della Banca Centrale Europea e all’unificazione valutaria
con la circolazione di un’unica moneta l’Euro nel 2002.
Entrando nel nuovo millennio, ci si ritrova a dover fare i conti con un nuovo fenomeno conosciuta con il termine di "Globalizzazione" ; il termine indica il fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti commerciali ed economici che vede una straordinaria espansione dell' Information and Communication Technology (internet).

Un aumento che travolge e sconvolge anche il settore del commercio degli alimenti (materie prime, semilavorati prodotti finiti).
Questo però genera vantaggi, ma anche grossi problemi e squilibri economici; sopratutto nel campo alimentare sulla sicurezza dei cibi.
In questo ultimo decennio infatti, si sono registrate numerose emergenze sanitarie: BSE, OGM, al colorante Sudan, Diossina, PCB, latte con
la melamina ecc. che hanno contribuito a rendere prioritarie le politiche
comunitarie in tema di sicurezza degli alimenti.

Le crisi inoltre non sono più circoscritte, come un tempo all'interno dei propri confini nazionali.
La Comunità Europea al fine quindi di fronteggiare queste nuove emergenze sanitarie ha emanato vari Regolamenti (n. 852, n. 853, n. 854 e n. 882) che cercano di armonizzare il complesso quadro
normativo che governa l’igiene degli alimenti in Europa.

Le principali novità introdotte dai Regolamenti Comunitari
nel campo del controllo ufficiale sono:


a)> Designazione di autorità competenti avvenuta poi con il d. lgs n. 193
del 6 novembre 2007 nel Ministero della Salute, Regioni e ASL;
b)> Controlli ufficiali eseguiti periodicamente, in base ad una valutazione dei rischi e con frequenza appropriata;
c)> Possibilità di delegare compiti specifici riguardanti i controlli ufficial a uno o più organismi di controllo;
d)> Nuove metodologie e tecniche di controllo.

Il Regolamento 882/2004 prevede che il C.U. deve essere attuato tramite procedure documentate che comportano informazioni e istruzioni al personale che esegue i controlli; le procedure operative devono valutare l’efficacia del proprio sistema di controllo e se necessario correggerlo.
L’attività del controllo ufficiale assume quindi un nuovo ruolo quello di un’attività di parte “ terza” che si colloca tra il consumatore e gli operatori della filiera alimentare, in definitiva il C.U. pubblico deve operare con logiche di un sistema di qualità.
Gli strumenti per il C.U. previsti dal Regolamento 882/2004, sono: verifica, ispezione, audit, sorveglianza, monitoraggio e campionamento.

Un processo di trasformazione della figura del Tecnico della Prevenzione ,
non più un semplice ispettore ,ma un professionista altamente
qualificato che valuta ,verifica, studia, previene i possibili rischi e i pericoli in questo settore.
Il Tecnico della Prevenzione Micologo alla luce del Reg.CE 882/2004
Al controllore ufficiale quindi viene richiesto di operare in termini di "Qualità" con criteri di efficienza e ed efficacia , quindi non
si pone più l’accento sugli aspetti quantitativi del numero di
ispezione o di campioni, ma di tipo qualitativi attraverso l'utilizzo della valutazione del rischio e della categorizzazioe di questo; la valutazione dei piani d’autocontrollo (HACCP) e la rintracciabilità degli alimenti.


Coordinamento degli organi ispettivi


La stessa normativa (Reg. CE 882/2004) impone ai Stati membri di coordinare gli interventi sul territorio tra i diversi organismi di controllo, solo in Italia esistono ben quattordici controllori
ripartiti tra il Ministero della Salute e Ministero delle Politiche Agricole.
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Tecnico della Prevenzione
Micologo



La sfida che ci attende per noi Tecnici della Prevenzione laureati
è quello di creare , costruire e diffondere questa nuova cultura
di fare “vigilanza” improntata a modelli di efficienza ed
efficacia, garantendo trasparenza, affidabilità e indipendenza dei
controlli pubblici,finalizzata a prevenire e a tutelare la
salute pubblica attraverso un efficiente coordinamento fra tutti
i controllori sia nazionali che locali.


Dott Giovanni Rossi
 
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> La storia dei Tecnici della Prevenzione (ex Vigili Sanitari)




> CONSULTA L'ALBO D'ORO DEI VIGILI SANITARI E DEI
TECNICI DELLA PREVENZIONE
che si sono distinti nel campo sociale
e professionale dal 1890 ad oggi.

 
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