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11-04-2008
IRRITAZIONE ALLE MUCOSE BOCCALI CAUSATE DA FUNGHI PORCINI SECCHI
Nel corso del 2000-2001 presso gli Ispettorati Micologici del Nord Italia, si sono registrati alcuni casi di persone con sintomi da irritazione alle mucose boccali e dolori lancinanti a seguito al consumo di funghi porcini secchi, acquistati in confezioni chiuse presso attività commerciali.

Un caso simile mi capitò pure a me:

Nel 2000 si presentò una signora presso l'ispettorato micologico dove io lavoro, inviata dalla medicina d'urgenza, la stessa denunciò di aver avuto una irritazione al cavo orale dopo aver mangiato un risotto ai funghi porcini preparato da lei.
Mi consegnò un reperto costituito da un frammento di funghi secchi da lei espulso dopo una breve masticazione e il certificato medico che attestava il suo malessere.
I funghi porcini secchi, una bustina confezionata da 100 gr, utilizzata per la preparazione del risotto era stato da lei acquistata in un supermercato cittadino.

Da un primo esame macroscopico del reperto (vedi foto reperto) il materiale non possedeva nessun elemento botanico (tubuli, carne, ecc. )riconducibile nè a un porcino (Boletus edulis e relativo gruppo) nè ad un'altra specie fungina, il frammento si presentava al tatto molto coriaceo, la superficie irregolare, la colorazione sul bianco sporco.
Ad esame microscopico si evidenziava una struttura superficiale costituita da cristalli di tipo aghiforme !
Per me era un vero rompicapo non un porcino , neanche un fungo, non un minerale probabilmente un vegetale , ma in letteratura micotossicologica non era presente alcun caso simile !

Sentito il Pubblico Ministero lo stesso reperto venne da me sottoposto a sequestro penale e successivamente inviato al centro micologico dell' ARPA, l'analisi a livello microscopico confermò le mie prime indagini, non si trattava di materiale fungino, ma bensì di materiale vegetale non identificabile.

L'azienda alimentare fu denunciata ai sensi del 444 c.p. (commercio di sostanze alimentari nocive) nel 2003 si tenne l'udienza penale confermando la pena.


A seguito di altri casi molto simili e a studi effettuati da diversi esperti (Flammer 2002 - Follesa & Al. 2006 -Laboratorio Cantonale Svizzera 2001 - )
La causa fu individuata nella contaminazione del prodotto con resti vegetali provenienti da piante della famiglia delle Aracee.
Sembra che queste foglie di queste piante siano utilizzate nel Sud-Est Asiatico per imballare e trasportare i funghi.
Le foglie non sono però commestibili a causa delle presenza di cristalli aghiformi di Ossalato di Calcio che causano se ingerite la sintomatologia descritta.
I cristalli di Ossalato sono molto diffusi nel regno vegetale e in particolare nelle piante della classe delle Monocotelideni (Prychid & Rudall 1999).
Attualmente non si sono registrati più casi del genere.
Sono state interessate alcune Procure del Nord Italia per i provvedimenti penali del caso.
by Dott. Giovanni Rossi | commenti (0) | rispondi | modifica | trackback
 
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