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15-04-2009
SVILUPPO DELLA FIGURA DEL MICOLOGO
PROPOSTA DI MODIFICA DEL D.M. (SANITA') 686/96 sulla FIGURA del MICOLOGO


Sono ormai trascorsi più di dieci anni dalla pubblicazione del DM 686/96 ,
ma nel frattempo la normativa inerente le professioni sanitarie è completamente mutata.

La storia delle professioni sanitarie è una storia tribolata, se si
considera che nel 1934 con il Testo Unico delle leggi sanitarie si
definivano professioni sanitarie unicamente quelle del medico, del
farmacista e del veterinario mentre venivano relegate tutte le altre
al ruolo di “arti sanitarie ausiliarie”.

Tecnico della Prevenzione le sue origini..

Per quanto riguarda la figura del “Vigile Sanitario è stata istituita nel 1890 per quei Comuni in cui l’Ufficiale Sanitario non poteva svolgere da solo l’attività di vigilanza in campo sanitario.
Ai Vigili Comunali si aggiunsero nel 1923 i Vigili Sanitari Provinciali i quali erano alle dipendenze dirette della Provincia. A seguito della riforma sanitaria,il personale sopra indicato venne trasferito alle Unità Sanitarie Locali, assumendo la denominazione di : “Operatore Professionale di Vigilanza ed Ispezione..

Questa situazione di sudditanza con le professioni sanitarie perdura per tutto il secolo scorso, ed è solo con l’approvazione della legge n. 42 del 26 febbraio 1999 “disposizioni in materia di professioni sanitarie” che viene finalmente abolita la denominazione “ausiliarie” .

La figura Laureata del Tecnico della Prevenzione racchiude le molteplici competenze sia della vecchia figura del Vigile Sanitario che dell’Operatore Professionale di Vigilanza e Ispezione, campi che spaziano dall’ambiente di lavoro, alimenti e bevande, veterinaria e ambiente.

Vediamo in sintesi un elenco dei passaggi legislativi importanti per la crescita delle professioni sanitarie:

  • Legge n. 341 del 1990 “riforma degli ordinamenti didattici
    universitari”, istitutiva dei diplomi universitari;
  • Decreto legislativo n. 502 del 1992, delineante la definizione delle professioni sanitarie e relativi profili;
  • Decreto legislativo n. 29 del 1993, riforma del pubblico impiego;
  • D.M 58/97 istitutivo del profilo professionale del tecnico della Prevenzione;
  • Legge n. 42 del 1999, abolizione della definizione di “arte ausiliaria”;
  • D.M. n. 509 del 1999, “regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei”;
  • Legge n. 251 del 2000, istituisce la dirigenza Tecnica della Prevenzione e le lauree specialistiche;
  • D.M. 2 aprile del 2001, “determinazione delle classi di laurea universitarie delle professioni sanitarie”;
  • Legge 43/2006 "disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordni professionali".


MICOLOGO le sue origini..

Le origini del Micologo sono anch'esse antiche ,nei primi del 900 venne attivato il primo servizio pubblico micologico in Milano, presso il Laboratorio chimico Municipale, e viene anche attivato un corso di micologia teorico-pratica per medici , veterinari e chimici.

Il Ministero della Sanità perveniva alla determinazione (Circolare del Ministero della Sanità ,n. 219 del 13 febbraio 1966) di provvedere alla formazione di personale, addestrato al riconoscimento pratico di funghi eduli, da destinare al controllo cui obbligatoriamente devono essere sottoposti i funghi prima della immissione in commercio affidando la parte didattica (teoria e pratica) alla Provincia Autonoma di Trento che si avvaleva del “gruppo Micologico Bresadola” di Trento.

Riporto alcune note di questa circolare:

“… Questo Ministero,pertanto è venuto nella determinazione di provvedere ,come primo intervento,alla formazione di personale addestrato al riconoscimento pratico di funghi eduli da destinare, nei comuni maggiormente interessati al fenomeno, al controllo cui obbligatoriatamente devono essere sottoposti i funghi prima della immissione al commercio.
A tal fine è in atto l'organizzazione di appositi corsi di addestramento per il personale, soprattutto comunale, addetto alla vigilanza igienico-saniatria sulla salubrità delle sostanze alimentari. Tali corsi,della durata di circa tre settimane, saranno tenuti a Trento …”
.

Nel 1966 la figura sanitaria che svolgevano l’attività di vigilanza sanitaria comunale era appunto quella del “Vigile Sanitario Comunale”.

Quindi il binomio Vigile sanitario-Micologo e Tecnico della Prevenzione-Micologo è rimasta legato nel tempo e nella storia.

Il D.M. n.686 del 29 novembre 1996 non fa altro che disciplinare in meglio la figura del Micologo non solo pubblico, ma anche libero professionista.

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Oggi il Micologo è un soggetto in possesso di attestato di micologo rilasciato dalla Regione o da Provincia Autonoma, ed ufficialmente iscritto nei registri regionali/registro nazionale. In quanto tale egli può espletare la propria attività sia presso strutture pubbliche che private, ed essa comprende l’ispezione, il riconoscimento ed il controllo dei funghi epigei freschi e conservati.


La mia personale opinione è che il legislatore e gli organi tecnici che stanno provvedendo a modificare la normativa nazionale
sui funghi ( Legge 352/93 - DPR 376/95 DM 686/96)
NON POSSONO tenere conto che nel frattempo la formazione didattica dei Controllori Ufficiali in primis i Tecnici della Prevenzione che operano nel controllo degli alimenti è
mutata e quindi anche le sue competenze e le sue responsabilità alla luce anche dei nuovi Regolamenti Comunitari.

Vediamo questi cambiamenti:

1) La formazione di base del Tecnico della Prevenzione negli anni è cambiata:

A livello concorsuale inizialmente per accedere al profilo del Vigile Sanitario era sufficiente la terza media (Circolare del Ministero degli Interni n. 64 del 04/08/1939) successivamente per il
“Personale di Vigilanza e Ispezione” (D.M. 30 gennaio 1982) era richiesto un titolo di Scuola Media Superiore (Perito industriale, Perito agrario,Geometra).
Con l’emanazione del profilo del T.dP (DM 58/97) viene attivata la Laurea in Tecniche della Prevenzione;

2) Il DMS 686/96 fotografa un situazione che vedeva allora nel 1996 il
diploma di scuola media superiore (formazione di base) per accedere al posto di Operatore di Vigilanza ed Ispezione (ex Vigile sanitario) e quindi per anologia giustamente veniva richiesto per accedere al corso
di "micologia" il diploma di scuola media superiore;

3) Il "Micologo" non rientra tra le professioni sanitarie, viene ad considerata a torto o ragione una persona abilitata all'attività di micologia ispettiva;

4) I controllori ufficiali (art. 6 del Reg CE 882/2004) che operano nel campo degli alimenti sono tenuti ad avere un’adeguata formazione vedi allegato II Reg. 882/2004 CAPO I: TEMATICHE PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE CHE ESEGUE I CONTROLLI UFFICIALI ;


La strada da percorrere è quella di riformare il DMS 686/1996
la figura del Micologo
anzitutto alzando il requisito di formazione di base "laurea"
(triennale o specialistica)
Attualmente per accedera al corso per il rilascio dell'attestato di micologo è sufficiente il diploma di scuola media superiore !

Le "Scuole regionali per Micologi" in collaborazione con le "Università " dovrebbero quindi organizzare " Master universitari specialistici"

Nel DMS 686 "Modificato" dovrà ovviamente salvaguardare i requisiti già acquisiti (Micologi Pubblici o Liberi professionisti) che abbiano dimostrato di aver svolto un’attività di Micologia Ispettiva di II livello per almeno cinque anni attraverso la loro attività come supporto per gli ospedali ,industrie, consulenze ecc. .

Non è una novità, lo stesso DM 686/96 all’art.6 “Norme transitorie” veniva riconosciuto l'attvità pregressa o nel caso degli O.P.V.I. con l'equipollenza al titolo universitario del Tecnico della Prevenzione .

Ai Micologi di II livello si potrebbe quindi aprire una possibilità seria di carriera sia nel pubblico che nel privato , in considerazione al riconoscimento di questo "Corso di perfezionamento" ,vedi appunto l'art. 6 della Legge 43/2006 lettera "c" master di primo livello per funzioni specialistiche rilasciate dale Università per svolgere le funzioni di coordinamento.

Auspico che le varie associazioni di categoria dei Tecnici della Prevenzione presenti a livello Nazionale e i Sindacati siano promotori di questa mia proposta nelle sedi opportune.



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by Dott. Giovanni Rossi | commenti (1) | rispondi | modifica | trackback
 
01-03-2009 @ 450
by anonymous | 10:48 | cancella
 
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