Nei mercati italiani si vedono sempre più spesso i funghi shiitake, una presenza che ha cambiato le abitudini culinarie del nostro paese. Non si tratta più di un ingrediente esclusivo della cucina orientale, ma di un elemento che trova spazio stabile nelle abitudini alimentari di molte famiglie. Le caratteristiche di questi funghi, come la consistenza soda e il gusto marcato, li rendono adatti a preparazioni rapide e saporite, valorizzando piatti semplici senza complicazioni. Oggi sono diffusi sia in versione fresca sia secca, segno di una domanda in costante crescita.
Un aspetto fondamentale riguarda la loro preparazione: il tempo di cottura consigliato è breve, circa dieci minuti, per mantenere l’integrità della texture e il profilo aromatico. Una combinazione che riscuote consenso è quella con patate e prosciutto crudo, un abbinamento che unisce la morbidezza e la dolcezza delle patate al sapore intenso del fungo e alla nota croccante del prosciutto. Si tratta di un piatto semplice, ma che offre un equilibrio gustativo interessante e una buona dose di nutrienti essenziali, adatto a un secondo piatto completo e nutriente.
Il ruolo dei funghi shiitake nella tradizione e nella nutrizione italiana
Il nome shiitake deriva da termini giapponesi che indicano il tipo di albero su cui cresce e il fungo stesso. In particolare, “shii” indica una quercia specifica e “take” significa fungo, confermando la predilezione di questa specie per tronchi di quercia e roveri. Questi ambienti non mancano in diverse regioni italiane, soprattutto nel Centro-Nord, dove la loro coltivazione e consumo sono aumentati negli ultimi anni. Parallelamente all’interesse per la cucina orientale, è cresciuta anche l’attenzione verso le proprietà benefiche dei funghi shiitake.

Questi funghi sono riconosciuti per la presenza di sostanze utili nel controllo del colesterolo e nella lotta contro le infiammazioni. Oltre a questo, contribuiscono a proteggere il fegato e offrono un apporto significativo di vitamine e minerali essenziali. Per questi motivi sono sempre più inseriti nelle diete equilibrate italiane, apportando benefici anche a chi li consuma saltuariamente, soprattutto se freschi. Il valore nutrizionale si unisce così a un gusto caratteristico, che si sposa bene con vari ingredienti.
Dal punto di vista gastronomico, il sapore umami dei funghi shiitake si combina con dolcezza o sapidità, come nel caso di patate e prosciutto. In questo piatto, la delicatezza delle patate crea una base equilibrata, mentre il fungo aggiunge intensità e il prosciutto crudo completa con una nota di sapidità e croccantezza. Un elemento che chi vive in città nota spesso è che una preparazione simile richiede pochi ingredienti e può essere realizzata con facilità anche a casa, senza necessità di tecniche elaborate.
Come preparare funghi shiitake, patate e prosciutto per ottenere un risultato equilibrato
La prima fase consiste nel pulire i funghi velocemente sotto acqua corrente, evitando di lasciarli troppo bagnati per non compromettere la loro consistenza. I gambi, essendo troppo duri, vanno rimossi e le cappelle tagliate a fette sottili per una cottura uniforme. Questa attenzione anticipa un risultato finale più gradevole, specialmente quando il tempo a disposizione è limitato.
Le patate, sbucciate e tagliate a cubetti, si rosolano in padella con un filo di olio extravergine di oliva a fuoco medio. La rosolatura serve a creare una texture che sia subito croccante all’esterno ma morbida dentro, ideale per bilanciare il sapore deciso dei funghi. La cottura prosegue con la padella coperta, controllando e mescolando di tanto in tanto per evitare che si brucino e al contempo per favorire un’amorbidimento omogeneo.
Parallelamente, il prosciutto crudo tagliato a pezzi piccoli va scaldato in un’altra padella senza aggiunta di grassi, fino a raggiungere una consistenza croccante. Questo passaggio serve a concentrare il sapore e a creare contrasto con la morbidezza degli altri ingredienti, rendendo il piatto più interessante anche dal punto di vista tattile.
I funghi shiitake vengono cotti nel fondo di cottura del prosciutto, con un filo d’olio se necessario. La padella va coperta per far rilasciare l’umidità dei funghi e poi scoperta per far evaporare l’acqua in eccesso, garantendo una consistenza ferma ma non secca. Il tempo di cottura resta intorno ai dieci minuti per preservare la resa gustativa e la tenerezza del fungo. Negli ultimi minuti si aggiunge un trito di rosmarino e uno spicchio d’aglio, elementi semplici ma in grado di esaltare gli aromi con efficacia.
Una volta pronti, funghi, patate e prosciutto si uniscono in padella per amalgamare i sapori senza cuocere ulteriormente. Il piatto va servito caldo per valorizzare l’intensità dell’aroma e la combinazione delle diverse consistenze. Questa preparazione dimostra come elementi semplici, lavorati con cura, possano dare vita a una pietanza equilibrata e apprezzata in contesti quotidiani, offrendo un profilo gustativo caratterizzato da quel richiamo umami che viene ricercato in molte cucine.